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Silvia Gaetani
Il Capitale Umano nella geopolitica della Grande Guerra … ed anche i Marchigiani nel fango, fra i gas, e sotto un lenzuolo di neve e di ghiacci
terza edizione aggiornata

In quest’opera, scritta per far conoscere gli avvenimenti che condussero al grande snodo storico della Prima guerra mondiale, momento che determinerà grandi cambiamenti politici e culturali, ho voluto ricondurre la Storia ad una dimensione umana oltre che glocale. Questa “narrazione” poggia su ricerche sulle fonti storiche e quindi su materiale autentico, che è alla base della disciplina “Storia” e il cui orizzonte di riferimento è una filosofia della storia, passando da una solida base geopolitica, fino alla realtà delle trincee dove muoiono tutti gli ideali e il Capitale Umano che, volontariamente o involontariamente, si trova ad agire nei diversi schieramenti di tutti i fronti della Prima guerra mondiale. Anche in questo libro non sono espresse interpretazioni personali, che talvolta romanzano la realtà, sempre per far abituare gli studenti a lavorare sulle fonti storiche.

Silvia Gaetani
La Marca nella geopolitica del XVI secolo fino alla battaglia di Lepanto
terza edizione aggiornata

In quest’opera sul XVI secolo, fino agli avvenimenti che portarono alla Battaglia di Lepanto, da considerarsi come uno snodo spartiacque di grandi cambiamenti storici (politici e culturali), ho voluto riportare la Storia ad una dimensione glocale. Questa “narrazione” è frutto di una minuziosa e lunga ricerca sulle fonti storiche e quindi su materiale autentico, che è alla base della disciplina “Storia” e il cui orizzonte di riferimento è una filosofia della storia. È proprio per questo motivo che il presente lavoro, redatto senza l’aggiunta di interpretazioni personali, che possono talvolta romanzare la realtà, è presentato in questa forma, allo scopo di far abituare gli studenti a lavorare direttamente sulle fonti storiche. Presento qui una storia sotto l’aspetto umano, enumerando, per quanto possibile, gli “invisibili” e nominando, sempre per quanto possibile, quanti fecero l’impresa, al fianco e al seguito di già noti protagonisti. Ho voluto soprattutto evidenziare la presenza e la partecipazione della Marca, talvolta trascurata dalla storiografia ufficiale, ai grandi avvenimenti storici.

Andrea Livi (a cura di)
note esplicative Carlo Cipolletti

Fermo nei libri dell'800

• Giuseppe Fracassetti, Notizie storiche della città di Fermo, 1841 •
• Antonio Curi Colvanni, Fermo dal 1849 al 1860, 1893 •
• Filippo Raffaelli, Guida artistica di Fermo, 1889 •
• Giuseppe Barboni, Diario sacro storico-statistico di Fermo, 1854 •
• Giuseppe Barboni, Diario sacro storico-epigrafico di Fermo, 1855 •
• Luigi Mannocchi, Guida pratica dei monumenti e delle opere d’arte, 1900 •
• Antonio Curi Colvanni, Su e giù per Fermo, 1892 •
• Giuseppe Branca, Fra i Sibillini e l’Adriatico, 1896 •
• «La Patria. Geografia dell’Italia», 1898 •
• Scarabocchio, Margutto lunario, 1898 •
• Scarabocchio, Margutto lunario fermano illustrato, 1899 •

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Marca/Marche 18/2022
Per una storia dell’alimentazione nelle Marche

- «Un libro detto emptionum molendinorum»: il comune di Ascoli e i contratti di acquisto dei mulini del 1281
- Insediamenti francescani nella Marca di Ancona. Dalla precarietà esistenziale alla stabilità insediativa (cod. Vat. Lat. n. 1960
- Alcune precisazioni cronologiche sui polittici fermani di Jacobello del Fiore
- I maestri spadai di Fermo e di Brescia e altri armaioli sulla piazza di Foligno in età moderna
- Il fermano Giacomo Antonio Contucci, un argentiere ritrovato
- L’infanzia tra nazionalismo e fascismo. L’Associazione Nazionale Piccoli Italiani nella provincia di Ancona (1920-1926)
- Un lontano, poco noto ma significativo contributo marchigiano alla memoria della Shoah: Il disegno di Zinaida di Alvaro Giacchio
- Visività e teatralità nelle Novelle edite e rare di Ugo Betti
- Beating the Girl Next Door. Sport, genere e identità territoriale. Il caso di Jesi tra XX e XXI secolo

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Mattia Luzi
Montegallo. Ricerche storiche e memorie

Questo libro nasce come tentativo di colmare la scarsità di pubblicazioni storiche concernenti Montegallo. Attraverso la consultazione di fonti scritte e orali, si è cercato di ricostruire le vicende di questo piccolo ma prode Comune ai piedi del Monte Vettore. Nei secoli, difatti, sono state molte le dimostrazioni di virtù e coraggio dei suoi abitanti; un esempio su tutti riguarda il periodo dell’unificazione d’Italia, quando Montegallo diede feroce battaglia e fu l’ultimo baluardo dello Stato Pontificio ad arrendersi.
Ampio spazio è dedicato anche alle leggende locali, ai legami montegallesi con il mito della Regina Sibilla e al Beato Marco, acerrimo nemico dell’usura e fondatore di Monti di Pietà a prestito senza interesse, unici nel loro genere.

Pompilio Bonvicini
FALERONE
Dall’antichità al Medioevo… e gli scavi archeologici di Falerio Picenus
a cura di Claudio Giovalè
seconda edizione

A trent’anni dalla prima edizione, si è resa necessaria una ristampa per il favore riscontrato da quest’opera fra i lettori. Studiosi, studenti, turisti e semplici appassionati di conoscenza, negli anni, hanno continuamente richiesto copie della “Falerone” di Pompilio Bonvicini, esaurendone la tiratura. L’autore non poté verificare tale consenso, perché il lavoro venne editato poco dopo la sua morte; di certo si sarebbe compiaciuto per la diffusione e probabilmente, grazie alla nuova opportunità editoriale, ne avrebbe arricchito e perfezionato i contenuti.
La riedizione ha lo stesso testo e le immagini apparsi nella prima stampa del 1991. Non si è voluta alterare nemmeno l’asciuttezza delle note esplicative, considerando il loro icastico apparato, necessario al rigore documentale, ancora pienamente sufficiente per una comprensibile fruizione.

Da oggi in poi, Rolex dispone rolex replica di un programma Certified Pre-Owned.Ma cosa significa e come funzionerà? Lasciatemi spiegare.
Fabio Mariano
Paesaggi d’Architettura
con brevi note storiche sulla fotografia dell’architettura
Prefazione di Stefano Papetti
n. 241 foto di catalogo

Per chi si occupa di Storia dell’Architettura, della Città o del Paesaggio, credo che l’uso personale della fotografia attraverso il compasso del proprio occhio debba essere ritenuto uno strumento indispensabile di lavoro, paragonabile almeno a quello della ricerca storico-critica e documentaria. Per me lo è stato, ed ho voluto raccoglierne qui le tracce degli ultimi cinquant’anni, in un catalogo di appunti visivi che sono stati anche strumenti conoscitivi, quanto interpretativi del fenomeno architettonico. Per meglio sostanziare il concetto ho ritenuto utile riassumere brevemente alcune tappe storiche della giovane storia della fotografia – in fondo meno di due secoli, neanche paragonabili con quella delle altre arti figurative – anche perché l’influsso esercitato dal progresso della tecnica ha svolto qui un ruolo determinante anche nell’evoluzione del linguaggio della disciplina stessa e del suo impatto culturale sulla società in senso lato, ma anche nello specifico della comunicazione della stessa architettura.

Carlo Cipolletti
Fermo. Storia artistica della città del Girfalco
nuova edizione
In appendice
L’arte araldica del Rinascimento fermano.
Un armoriale dei podestà e capitani del Popolo di Fermo della seconda metà del XV secolo


Questo libro parte dallo stesso presupposto: per potere trattare gli aspetti artistici di Fermo, dobbiamo prima conoscere la sua storia, partendo da quando esisteva, presso l’attuale piazzale del Girfalco, sul colle Sabulo, solo un piccolo abitato di popolazioni arrivate dall’Etruria.
La storia di Fermo, fino alla fine del XV secolo la più importante città di tutte le Marche, inizia nel 264 a.C., quando i Romani fondarono la colonia di Firmum, della quale, oltre che della storia, ricavata dalle fonti antiche, daremo, utilizzando i dati archeologici in nostro possesso, una dettagliata ricostruzione topografica.

Marca/Marche 17/2021
Epidemie nell’Italia centrale
Dalla peste al colera, dalla spagnola al covid

- L’Annunziata di Montecosaro tra toponomastica, storia e recenti indagini
- Il Ponte del Diavolo di Tolentino: un’opera probabile di fra Benvegnate da Cingoli e l’origine di una nota leggenda
- Mercanti di armi e maestri di corazze a Fermo nella seconda metà del XV secolo
- Il Quattrocento artistico fabrianese
- «Bellum Truentinum» dall’assedio di Civitella alla pace di Cave
- Presenza storica del lupo nel territorio della Provincia di Ancona
- Il commercio della lana a Visso e a Foligno nel Cinquecento
- Un caso di potere familiare. I Gasparri-Silj notabili tra Otto e Novecento
- Colpa e pietà in Frana allo Scalo Nord

Domenico Pupilli
Carte fermane
Figure e aspetti della cultura fermana contemporanea
Introduzione di Alfredo Luzi

Leggendo la nuova edizione di Carte fermane ho ritrovato, questa volta non nella grafica ma nella scrittura, le peculiarità dello sguardo di Domenico sul mondo di cui è nel contempo protagonista e interprete: empatia con l’altro da sé, ironia, compassione, lucidità di analisi.
Egli delinea i profili di personaggi, noti o meno noti, che nell’arco di circa un secolo hanno testimoniato la vitalità culturale del territorio fermano, e trasforma le biografie individuali in occasioni di storia sociale vissuta nello spazio visivo del paesaggio tra l’Adriatico e i Sibillini, una costante tematica in tutti gli scrittori citati.
Grazie al suo paziente lavoro di documentazione storico-letteraria il lettore può accedere ad un complesso spaccato della società fermana e del territorio nel suo evolversi dai tempi in cui, come scrive Veneranda D’Aprile, «i baci si davano ai Santi» a quelli della nostra quotidianità.

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Marco Moroni
Recanati in età contemporanea

Con questo terzo volume si conclude il mio tentativo di scrivere la storia di Recanati. Sarebbe più corretto dire una storia, ben sapendo che è impossibile scrivere la storia non solo di un intero Paese, ma anche di una semplice città.
Rispetto ai due che l’hanno preceduto (Recanati in età medievale e Recanati in età moderna), il libro presenta uno schema più articolato; è infatti diviso in tre grandi sezioni. La prima: Dall’età napoleonica all’Unità (1815-1861); la seconda: Dopo l’unificazione (1861-1940); la terza: Verso la contemporaneità (1940-2020). In ogni sezione vengono analizzate la storia politica, la storia economica, la storia sociale e quella religiosa. Sono approcci diversi, ma di fatto sono quattro modi di guardare alla stessa realtà.

Alessio Colarizi Graziani
DIVERTIMENTI TEATRALI
in versi e prosa

- monologhi, dialoghi, fiabe a più voci, bisticci amorosi -
- per spettacolini in famiglia e salottieri -

Amico lettore, non sono un critico letterario. Se anche lo fossi, non sarei comunque molto credibile nelle vesti di giudice di me stesso. Come autore, invece, posso spendere qualche parola per accennare alla genesi di questa raccolta.
Ho visto che alcuni miei scritti, in prosa e/o in versi, annotazioni scherzose sparpagliate nell’arco di diversi anni e occasionalmente da me declamate in qualche ristretta cerchia di amici, avevano una valenza vagamente teatrale. Da cui il titolo di questa raccolta.

Paolo Pinti
ARMI e ARTE nelle Marche
un viaggio per musei, chiese e castelli, nel territorio marchigiano, alla ricerca di armi antiche, alla scoperta di cose belle

Sessantotto capitoli racchiudono parte delle “scoperte” fatte in parecchi decenni di visite di musei, chiese e castelli delle Marche, alla ricerca di armi antiche e delle loro raffigurazioni in dipinti e sculture.

Luigi Verducci
Passeggiate nel cielo stellato

Questo libro nasce per facilitare l’orientamento al cielo e ha l’obiettivo di rendere chiunque in grado di riconoscere le principali costellazioni.
Nelle mie osservazioni mi sono reso conto che è utile avere dei punti di riferimento per capire quali costellazioni si trovano vicine per poterle individuare con più facilità. Le storie della mitologia greca sono una formidabile risorsa in questo senso, ma molto utili, soprattutto per chi è appassionato di scienze, possono essere gli aneddoti connessi alla storia dell’astronomia e alle sorprendenti e spesso recenti scoperte sull’universo.
Pertanto questo libro parla di tre cose: costellazioni, miti greci e astronomia.
Prima di iniziare il nostro viaggio, tre piccole avvertenze.

Alessio Colarizi Grziani
Vagando e… divagando
POESIE 1990-2020
Illustrazioni di Chiara Armezzani

La personalità di Alessio Colarizi Graziani è sempre articolata in seducenti slanci d’eclettismo; per coglierla interamente è utile conoscere la sua passione per la musica, non solo in ascolto, ma in esecuzione diretta con il flauto dolce, le cui melodie viaggiano attraverso modulazioni e toni di diversa intensità; il senso del ritmo è trasmesso da una cadenza che nel suo incedere può arrivare anche a guizzi e virtuosistici saliscendi.

Marca/Marche 16/2021
Storie di Scuole nelle Marche
La Scuola in tempi di emergenza

- Templari nell’alta valle del Chienti
- Aspetti politici e sociali di vita femminile nella Marca d’Ancona (XIV-XV secolo)
- «
Bellum Truentinum». Dalla discesa dei Francesi al sacco di Campli (3ª parte, gen.-apr. 1557)
- Le piazze commerciali di Ancona e Foligno agli inizi dell’età moderna
- L’acquedotto pontificio di Loreto. Un acquedotto tardo rinascimentale di quattrocento anni
- Condizione femminile, prostituzione e controllo sociale. Il Dipartimento del Musone e Camerino in età napoleonica
- L’ardore e il verno. Meteorologia e clima in Leopardi
- Le
infaustorum kalendae a Senigallia nel sec. XVIII
- Ercole Luigi Morselli: una «febbrile agognante e insoddisfatta anima moderna»

Fabio Sileoni
Nicola Benedetti
celebre basso verdiano (1821-1875)

prefazione di Piero Mioli

Esattamente duecento anni fa, il 18 giugno del 1821, nasceva a Pollenza Nicola Benedetti, celebre basso di grande talento, tra i più apprezzati cantanti lirici del XIX secolo, scomparso prematuramente a soli 54 anni. Uomo mite e riservato, ritiratosi dalle scene nel 1868, trascorre gli ultimi anni della sua vita nel borgo natio, nella riservatezza dell’ambiente famigliare. Il lirico scompare silenziosamente, nemmeno i giornali musicali dell’epoca sembrano toccare l’argomento della sua dipartita, nonostante in vita abbia calcato con successo i palcoscenici dei più noti teatri italiani ed europei.
Il primo a tentare di dissolvere parzialmente le nebbie che avvolgono la figura del celebre basso pollentino è l’artista Giuseppe Fammilume; questi, in qualità di fondatore e capo della Corporazione del Melograno, associazione nata per la valorizzazione della cittadina di Pollenza, commissiona una breve ricerca sulla figura di Nicola Benedetti; questo percorso di “riemersione” della figura del cantante proseguirà molti anni dopo con il volume Cantanti verdiani marchigiani dell’800, di Pietro Molini e Paolo Peretti, volume II della Trilogia verdiana marchigiana, pubblicato nel 2017, dove Nicola Benedetti è annoverato tra i cantanti marchigiani alle prime verdiane, in quanto creatore del ruolo di Banco nel Macbeth di Giuseppe Verdi, andato in scena al Teatro della Pergola di Firenze nel 1847.

Romolo Murri
De Regimine Ecclesiae
a cura di Paolo Petruzzi

Ci sono luoghi del nostro Paese che non sarebbero mai ricordati nel tempo se non avessero legato il loro nome ad un personaggio noto. È questo il caso di Gualdo, un borgo dell’entroterra maceratese che è stato per Romolo Murri il rifugio nel quale trovare la tranquillità necessaria per far fronte alle molteplici difficoltà incontrate nel corso della sua travagliata vicenda umana.

Sandro Mongardini
Tra Immagini e Parole
La matrice visiva nei racconti di Alvaro Valentini

I testi di Valentini poeta, narratore, critico letterario sono noti, apprezzati, adeguatamente ristampati e diffusi. Mongardini propone una rilettura degli articoli che il professore aveva dedicato alla fotografia, apparsi su riviste di settore («Ferrania», «Fotografia», «Popular Photography Italia»); e che da quei lontanissimi anni ’50 non sono più tenuti in considerazione: un risarcimento, e un aspetto non marginale della attività e della personalità di Valentini, che propugna – nel mondo dei fotografi – una maggiore conoscenza delle letterature, e una emancipazione dal mito-feticcio della fotografia singola, esemplare, perfetta, a favore del “Racconto fotografico”, racconto per immagini che la fotografia può realizzare con una sua specificità sua, rispetto al cinema.

Lorenzo Turchi (a cura di)
Germogli di santa Chiara
Nuove ricerche sul monastero di S. Tommaso in Potenza Picena

Con Germogli di santa Chiara, primo numero della collana Itinerari, la Biblioteca storico-francescana e picena e la redazione di Picenum Seraphicum. Rivista di studi storici e francescani intendono avviare un nuovo progetto editoriale, destinato ad accogliere gli esiti delle ricerche condotte nell’ambito di progetti di studio che muovono – ma non per questo si esauriscono – dal patrimonio storico-documentario e artistico della Provincia Picena dei Frati Minori delle Marche.

Andrea Livi (a cura di)
Il mestiere dell'editore
dai caratteri di piombo al digitale

Annali di Andrea Livi editore

Il mestiere dell'editore

La piccola editoria vive di intuizioni, di incontri e di scoperte. È un’attività con un elevato grado di imprevedibilità circa il successo o meno di una pubblicazione per tanti fattori imponderabili.
Si dice che i libri sono facili da pensare, difficili da realizzare e difficilissimi da vendere. A questo proposito così si espresse lo scrittore tedesco Felix Dahn (1834-1912): «Scrivere un libro è facile: ci vuole soltanto una penna, l’inchiostro e la carta. Comporre un libro è già più difficile, perché non di rado il genio si esprime con una grafia illeggibile. Leggere libri è più difficile ancora per via della minaccia incombente del sonno. Ma vendere libri è l’impresa più ardua che un essere umano possa affrontare». Ma, di libro in libro, l’editore va avanti, sempre illuso e sempre rincuorato perché ogni volta l’emozione si ripete: dietro ogni libro c’è una sommatoria di azioni, di decisioni e di aspettative.
A chi mi chiede perché ho deciso di fare l’editore rispondo (celiando) che questo mi è sembrato il modo migliore per pubblicare i libri che avrei voluto scrivere, affidandoli a chi è più bravo di me.

Alessio Colarizi Graziani
Notre-Dame
ed altri due poemetti
poesie in rima

(2016-2018)

Qualche riga d’introduzione, a cominciare dal titolo: Notre-Dame. Prima di andare in pensione, la mia vita professionale d’interprete e traduttore ha avuto al centro la lingua e la cultura francese. Il francese è stato quasi una seconda lingua nella mia famiglia, trasmesso dalla mia bisnonna materna Elvira, figlia del celebre baritono Francesco Graziani (Fermo 1828 - Fermo, 1901), amico di Giuseppe Verdi e sincero patriota, cui Giuseppe Mazzini affidava importanti missioni. Il mio trisnonno aveva scelto Parigi come residenza ed aveva dato alla sua figliola Elvira dei pedagoghi francesi. Al termine della sua carriera, rientrando in Italia con suo padre, la bisnonna Elvira, pur comprendendo l’italiano, trovava più spontaneo parlare il gallico idioma, che ha trasmesso a mia nonna e a mia mamma.

Giulia Spina (a cura di)
Il Museo Piersanti e la sua collezione
Studi e ricerche per i 100 anni dalla nascita
Atti del convegno, Matelica, 17 e 18 febbraio 2018

Questo volume nasce con l’intento di raccogliere i contributi presentati in occasione del convegno Il Museo Piersanti e la sua collezione. Studi e ricerche per i 100 anni dalla nascita del Museo, a cura di don Piero Allegrini e di chi scrive, che si è tenuto al Teatro Piermarini di Matelica il 17 e il 18 febbraio 2018.
L’evento è stato organizzato per celebrare il traguardo di un secolo: in realtà non quello trascorso esattamente dalla nascita del Museo, già ufficialmente esistente dal 1901, quanto piuttosto dalla compilazione del primo catalogo generale, ben più che un semplice inventario, da parte del direttore don Sennen Bigiaretti, che data l’ultima pagina del manoscritto conservato nell’archivio di Palazzo Piersanti al 1° febbraio 1918. La data è dunque significativa perché nel momento in cui esiste un catalogo il Museo Piersanti non è più solo una raccolta di oggetti, bensì l’espressione di un ordine, di un’idea, di una storia.

Riccardo Renzi
La tradizione delle opere sallustiane
dai manoscritti agli incunaboli della Biblioteca civica di Fermo

La presente trattazione si prefigge l’obiettivo di ricostruire la fortuna avuta dalle monografie sallustiane (il De Catilinae coniuratione e il Bellum Iugurthinum) nel corso dei secoli, dall’antichità agli inizi dell’età moderna, dunque sino all’invenzione della stampa, facendo particolare attenzione ai secoli che vanno dal XIII alla fine del XV. Per il suddetto lasso di tempo il lavoro si sposta poi dal macrocosmo europeo al microcosmo della Biblioteca Civica Romolo Spezioli di Fermo.

Joyce Lussu
Racconti sibillini
• Camilla • Lu règulu • L’Uovo di Sarnano • Itria e le lontre • Lo smerillone •
Prefazione di Alfredo Luzi

I racconti di Joyce Lussu, qui pubblicati, nascono da un’idea di storia in cui s’intrecciano varie accezioni: storia come «scienza degli uomini nel tempo», secondo la definizione di Marc Bloch in Apologia della storia; storia come novella, fiaba; storia come leggenda tramandata oralmente, archetipo culturale che ricompatta la diacronia temporale; storia come racconto della propria vita, narrazione autobiografica dell’io. L’elemento unificante è il foscoliano incantesimo della parola.

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Marca/Marche 15/2020
Storie di donne nelle Marche:
monache, streghe, lavoratrici, ribelli, letterate

a cura di Olimpia Gobbi

- «Bellum Truentinum». Il contributo di Fermo nella Guerra del Tronto a difesa delle retrovie meridionali della Marca (seconda parte, 1555-1557)
- Nuove indagini archeologiche nel territorio faleronese: l’area di S. Paolino
- Sisto V e la lotta al banditismo alla luce degli “avvisi” del suo tempo
- Il polo commerciale terrestre di Pesaro nella prima età moderna. Alcuni aspetti dalle fonti folignati
- Presenza storica del lupo nel territorio ascolano
- Una lettera inedita di Pietro Nenni a Giovanni Conti
- Note sull’architettura razionalista nelle Marche ed il caso di Pesaro
- Scrittura e Pittura. Rileggendo
Passeggiata con la ragazza di Luigi Bartolini
- Il Fondo catastale dell’Archivio di Stato di Fermo - Note varie sugli studi di Stefania Pasti per la
Trasfigurazione di Raffaello
- Una
ketubà di Ancona alla British Library
- I cognomi e i soprannomi dei Fiuminatesi. Origini e cause

Diego Pedrini - Lucia Dubbini
Il prezzo del perdono
Il Tribunale episcopale di Jesi in età moderna (1530-1730)

I tribunali vescovili italiani dell’età moderna e in particolare nel periodo seguente il Concilio di Trento, rappresentano un soggetto storico elusivo e analizzarne la storia, i meccanismi e l’interazione con la società che li circondava è un compito piuttosto complesso. Innanzitutto oltre alla dispersione di molti archivi delle corti ecclesiastiche e l’oggettiva difficoltà di accedere ad essi laddove esistano, l’analisi storiografica di queste istituzioni ha avuto spesso, con alcune notevoli eccezioni, un valore parziale all’interno di studi di ampio respiro che ne hanno dato una duplice interpretazione. Da un lato sono state descritte come parte del sistema repressivo imperniato sulla figura del Vescovo, quindi componenti del complessivo disegno di controllo sociale intensificatosi nel periodo post tridentino e dall’altra sono state valutate come istituzioni progressivamente superate dall’avanzare del potere dell’Inquisizione Romana. Inoltre alcune importanti analisi locali hanno determinato alcuni punti salienti comuni e altri relativi alle realtà regionali che hanno iniziato a modulare in modo più dettagliato i caratteri specifici dell’istituzione.

Veneranda D’Aprile
Ragli d'asino non arrivano in cielo
Racconti di vita contadina

Questo libro descrive, partendo dal reale quotidiano della sua famiglia, il momento di trapasso. Figlia di contadini di Monteleone, piccolo paese nelle colline del fermano, riesce, con un’indomita battaglia contro i condizionamenti trovati nascendo, ad appropriarsi della cultura che li ha creati e di quella che li contesta, e si proietta nell’avvenire senza rinnegare nulla del suo passato.

Alessio Colarizi Graziani
Li rendocchi de la Torretta
poesie dell’autore in dialetto fermano
con note e traduzione in italiano (2007-2020)

Nato nella Fermo di Tamanti, residente nella Roma dell’antico Belli e di Trilussa, Colarizi non poteva non seguire anche formalmente le vie dei maestri con la quartina, endecasillabo e rima baciata e anche alternata. C’è dei maestri anche la brillantezza, il riso e l’irrisorio, il gusto del lazzo e del frizzo. Cose ben fatte. Le battute iniziali e intermedie preparano la risata finale. Così già dal primo testo Preghete la vostra ch’io prego la mia, che finisce con un riferimento illustre sul calco di Carmelo Bene: Sono apparso alla Madonna. Ma poco dopo nel testo successivo (Cristina) già il poeta suona un registro diverso, quello dell’amore e del suo ricordo. Segno che il nostro autore domina vari temi e toni. E questa duttilità gli fa onore. Versi che profumano di dialetto come il camino ha la fragranza della fiamma sprigionata dalla legna stagionata, e la pronuncia cricchia e scroscia perché non è artefizio, costruzione fatta a tavolino o su raffinati vocabolari ma riflette la lingua del popolo, del quotidiano, della realtà. Dunque buonumore, facezia, sapienza e tanta comicità. Ma dentro c’è una forte carica di verità.

Lando Siliquini
Lingua di Marca
La ricerca e l’orgoglio delle radici

Traduzione inglese delle voci a cura di PAMELA VENTURA

Definire lingua picena un parlato centro italico marginalizzato dagli studiosi e snobbato dai circoli culturali fino a essere privato della stessa identità e dignità dialettale, può apparire assurdo o inutilmente provocatorio.
Prima di addentrarsi nella discussione vanno pertanto chiariti alcuni equivoci di fondo talora alimentati dagli stessi cultori della materia.
Va innanzitutto evidenziato che il modo di parlare nell’Italia mediana, escludendo la Toscana, ha un fondo linguistico comune che non viene inficiato dalle varianti locali, mostrando un medesimo sostrato. Esso si pone in netta distinzione tanto con le parlate settentrionali quanto con quelle meridionali; e le barriere linguistiche rappresentate dal Tevere a nord-ovest, dai fiumi Potenza ed Esino a nord e dall’Aso a sud sono le più nette e percepibili d’Italia o forse d’Europa.
Un secondo luogo comune da sfatare è la convinzione, figlia di un certo nichilismo marchigiano, che il vernacolo fermano maceratese sia il semplice riflesso di ritorno del parlato medio tirrenico.
Ancora più radicata è poi la falsa conclusione che i fenomeni lessicali, fonetici, morfologici e semantici diffusi in questa area rappresentino un deterioramento caricaturale della lingua nazionale.
Come ingiustificata è la definizione di “dialetto della /u/ finale”, assai più calzante per il ligure, il calabrese, il salentino, il siciliano, il sardo.
Non si vuole invece neppure immaginare che si possa ancora confondere il toponimo “piceno” con “ascolano”.

Keoma Ambrogio
Forma Urbis Firmi
Regola e ornato dagli Statuti comunali alla Commissione edilizi

La Forma urbis Romae (anche detta Forma Urbis Severiana) è una complessa opera parietale, incisa su lastre di marmo, rappresentante la planimetria della città di Roma ai tempi di Settimio Severo; realizzata tra il 203 e il 211 d.C., era un tempo collocata sul prospetto del Tempio della Pace. La Forma Urbis rappresenta l’astrazione grafica della proprietà edilizia e della conformazione della città, tanto da essere considerata dagli storici una “pietrificazione” del catasto vigente all’epoca di Settimio Severo, conservato probabilmente nelle sale interne del tempio stesso.
Il presente studio ha l’intento di offrire una serie di documenti utili alla comprensione, certamente parziale, di alcuni episodi della storia urbana della città di Fermo attraverso la pubblicazione di strumenti differenti, per loro natura, dalle planimetrie storiche – comunque intensamente coinvolte nella trattazione – ma non per questo meno efficaci nella ricostruzione di una Forma Urbis. Il tessuto urbano e l’edilizia che lo costituisce si sono definiti in tempi lunghissimi, attraverso stratificazioni e modifiche che hanno progressivamente portato all’immagine spaziale e figurativa che noi oggi possiamo contemplare, determinate da interventi privati e pubblici o da una loro compresenza, sempre nel rispetto di una serie di norme e tappe fissate dalla Magistratura cittadina.

Maurizio Mattioli - Mario Cignoni
Porto San Giorgio un castello sul mare

Nell’affrontare la lettura di questa “storia urbana di Porto San Giorgio” sviluppata nel corso di tanti anni, è doveroso spiegare ai lettori le ragioni di questa ricerca. Ci ha spinto la passione per la storia del paese in cui si è nati o in cui si è trascorsa buona parte della propria giovinezza. Sembra quasi impossibile pensare che, entrati nel XXI secolo, non sia stata definita l’origine del paese che pur vanta notevoli vestigia architettoniche del passato ancora visibili e imponenti.
Persino l’origine della rocca, sconosciuta alle cronache degli antichi come alle fonti d’archivio, sarebbe ignota se non fosse giunta fino a noi l’iscrizione lapidea inserita sopra il portale d’ingresso.
Le difficoltà incontrate dagli storici del passato (secoli XVII-XIX) riflettono lacune documentali. Cesare Trevisani, con lo pseudonimo Cesare d’Altidona, nel suo Porto San Giorgio e visite ai dintorni pubblicato nel 1929 scriveva: «Reliquie di tempi neppur troppo lontani andarono quasi tutte disperse, molte perdute per sempre. Cosicché il difetto di tracce allettanti va forse considerato fra le cause non ultime del lungo oblio, onde priva di stimolo rimase disamorata dell’indagine la libera passione degli studiosi. Né dai pochi e fuggevoli tentativi era da aspettarsi gran virtù di sgombro contro la secolare tenebra, non mai messa a prova sotto il raggio penetrante di un severo criterio storico».

Diego Pedrini - Elenora Barontini (a cura di)
Il vescovo e gli inquisitori.
La corrispondenza tra la congregazione del Sant’Ufficio e i vescovi di Osimo (1593-1773)
Introduzione di Vincenzo Lavenia

Auspicata nel corso del Novecento da molti storici, laici e cattolici, l’apertura degli archivi centrali del Sant’Uffizio romano – voluta da Giovanni Paolo II in vista del Giubileo del 2000 e disposta dalla Congregazione per la dottrina della fede, allora presieduta da Joseph Ratzinger, nel 1998 – ha contribuito a incrementare in misura considerevole gli studi dedicati al funzionamento della corte cardinalizia del Sant’Uffizio e quelli sul controllo della stampa (imprimatur, commercio dei libri, censura, stesura degli indici, espurgazione, auto-emendazione, permessi di lettura).

Marilena Sparapani
«Suo affezionatissimo figlio». Lettere di Alessandro Maggiori al padre (1785-1823)

La raccolta di manoscritti autografi del conte Alessandro Maggiori è costituita da oltre 400 lettere, disegni, poesie e documenti vari del periodo che va dal 1785 al 1823.
Alcuni brani dei manoscritti, conservati presso la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, sono stati pubblicati negli ultimi anni per studi su temi specifici. Il presente lavoro di trascrizione ha riguardato tuttavia la totalità dei documenti, compresi quelli finora inediti conservati presso la Biblioteca Civica «Romolo Spezioli» di Fermo e la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. L’epistolario contiene le lettere indirizzate da Alessandro al padre Annibale Maggiori Guerrieri (1731-1809) e alla sua famiglia; purtroppo non sono note le lettere di risposta. Il criterio seguito nell’elencazione dei manoscritti dell’epistolario è cronologico per le lettere che è stato possibile ordinare in tal senso (o esplicitamente datate o databili dal contesto) dal 1785 al primo decennio del 1800. Ciò ha evidentemente permesso la ricostruzione di un racconto, seppure incompleto, della vita di Alessandro a partire dagli anni degli studi a Bologna fino al periodo vissuto a Fermo durante le vicende legate alle guerre napoleoniche. L’intero epistolario può essere considerato un percorso culturale, in cui l’autore scopre e descrive via via il patrimonio artistico di Bologna, delle Marche, e delle città visitate nei suoi viaggi, in particolare Firenze, Pisa, Modena, Parma, Roma, che documenta con le sue emozioni, osservazioni, disegni: tuttavia non si tratta solo di una guida storico-artistica, ma di uno spaccato di vita vissuta che coinvolge il lettore, pur nella complessità dell’approccio, e di una autobiografia degli anni di formazione umana e culturale che incideranno in modo determinante nella sua vita, la cui profonda erudizione si costruisce proprio a partire dal periodo giovanile trascorso a Bologna, frutto di studi rigorosi e di letture in ogni campo.

Marca/Marche 14/2020
L’Archeologia medievale nelle Marche:
storia, ricerche sul campo, materiali, architetture, armamenti

a cura di Umberto Moscatelli

- Il territorio di Recanati: 35 anni di ricerche archeologiche
- La statua loricata di Fossombroneo
- Il santuario di Macereto: revisioni e nuove proposte
- Tra Migliorati e Sforza: inventari e sviluppo del Girfalco di Fermo nella prima metà del XV secolo
- La committenza artistica del mercante fermano Giovanfrancesco Rosati
- Le attività produttive e commerciali dei Gubbio nel Cinquecento
- Le epidemie dei secolo XV-XVIII nelle fonti archivistiche ascolane
- Giulia Braschi Bonaccorsi. Vita, epoca e posterità
- Fattori climatici e salute
- La grande alluvione del 22 settembre 1855 a Senigallia e nelle Marche settentrionali
- La “Verità” di mons. Carlo Castelli sul caso Murri
- “L’eterno ed alterno mare”. L’Adriatico negli scritti di Adolfo De Carolis


Marca/Marche 13/2019
Imprese e industria nelle Marche del Novecento
a cura di Marco Moroni

- Carlo Crivelli, dalla Dalmazia alle Marche. Il contesto politico, economico e sociale in cui svolse i suoi primi anni di attività il pittore veneziano
- Presenza storica del lupo nel territorio fermano
- I Gentili di Foligno e Ancona e la cartiera di Frasso Sabino (Farfa) nel Cinquecento
- Violenza e controllo sociale nel ’600 attraverso i documenti del tribunale vescovile di Osimo
- Dalla Marca alla corte della regina Cristina di Svezia a Roma nel Seicento
- Leopardi e le lettrici del suo tempo. Tre esempi per delineare un pubblico femminile contemporaneo
- Andrea Cassulo, vescovo di Fabriano e Matelica (1914-1921) (spunti per una biografia)
- La storia in versi. La poesia di Ernesto Ciucci
- Dalla fontana al ponte: immagini di San Benedetto del Tronto (1860-1960)


Fabio Macedoni
Luci e colori della mia terra
testi poetici di Lucia Nardi in arte LuNa
a cura di Alberto Pellergino

La prima sensazione che ho provato di fronte alle fotografie di Fabio Macedoni è stata la loro capacità di entrare immediatamente in comunione con quanti le guardano, perché esse incarnano il sogno di una natura incontaminata che è ancora possibile far diventare realtà. Da esse traspare un grande amore per la natura e di riflesso per la vita, un amore ingenuo ma genuino, il quale si esprime attraverso il linguaggio semplice del francescano Cantico delle creature: «Laudato si’, mi’ signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba».

Alberto Pellegrino
La vita avventurosa di Cecco d’Ascoli medico, scienziato, astrologo e poeta

La vita avventurosa di Cecco d’Ascoli, poeta, medico, filosofo e astrologo, è per molti aspetti avvolta nel mistero, poiché la conoscenza delle diverse fasi della sua esistenza e di alcuni specifici avvenimenti deriva da fonti contrastanti e spesso inquinate da riferimenti leggendari. Il destino di Cecco, che ha qualcosa di affascinante e di tragico, è simbolicamente racchiuso in tre splendide piazze, che rappresentano l’alfa e l’omega della sua vita: la Piazza del Popolo di Ascoli Piceno, la città da cui ha preso il nome; la Piazza Maggiore di Bologna, la città dove ha esercitato il suo magistero universitario; la Piazza di Santa Croce a Firenze, il luogo dove è stata eseguita la condanna a morte comminata dall’Inquisizione.

Andrea Livi a cura di
Fermo sportiva dagli anni ’50 agli anni ’70

• calcio • ciclismo • automobilismo • motociclismo • motocross • atletica pesante • ginnastica • judo • pallacanestro maschile • pallacanestro femminile • pallavolo • pugilato • scherma • tennis • ricreatorio • giochi della gioventù • altre attività sportive • competizioni e giochi popolari •

Marca/Marche 12/2019
I mestieri dell'Appennino
Ambienti, pluriattività e mobilità
a cura di Augusto Ciuffetti

- Il Picenum Suburbicarium e la nascita dei gastaldato di Septempeda e Castelpetroso
- Mito e tradizione dei cavalieri nei segni comunali tra Marche e Abruzzo
- La cattedrale di Fermo nel Medioevo: vicendastorico-artistica e fasi costruttive
- La fraternita di Santa Maria di Castelnuovo di Recanati (secoli (XV-XVIII)
- i divertimenti come espressione del disordine e del controllo negli atti dei tribunali vescovili di Jesi e Osimo
- Il palio delle cavalle a Foligno nel 1733 nell'ambito delle competizioni umbro-marchigiane
- Le Marche di Stemdhal: estetica ed etica
- Ludovico Passarini e Giuseppe Pitrè studiosi di folclore

Fabio Mariano
La Villa Bonaparte a Porto San Giorgio. I disegni di Ireneo Aleandri

L’occasione del restauro del fondo dei disegni di proprietà della benemerita Società Operaia “Giuseppe Garibaldi” di Porto San Giorgio, sovvenzionato dalla Regione Marche, ha ricollocato sotto i riflettori uno dei segni territoriali più originali dal lascito d ella pur breve ma incisiva dominazione in terra marchigiana. Incisiva soprattutto per le illuminate novità indotte nella sonnolenta gestio ne amministrativa dello Stato pontificio, riforme che prolungheranno i loro effetti razionalizzanti ben all’interno della Restaurazion e; riforme che – vogliamo osservare – furono ampiamente ripagate con le vaste razzie di opere d’arte perpetrate dai francesi sui patrimoni ecclesiastici e patriziali, che presero la via su centinaia di carri verso Milano e Parigi, e solo in parte recuperati.

Giacomo Recchioni
Pikenoi

C’è un tempo cruciale e fecondo che questo libro riconsegna alla nostra identità collettiva: quello della Civiltà Picena, nel suo divenire complesso e stratificato, nella pienezza di significato della sua portata storica e geo-politica.
Terra di mezzo, crogiuolo di culture di confine tra il Tirreno e l’Adriatico, tra le sponde dell’Adriatico e al centro dei più ampi scambi mediterranei.
Nei secoli del periodo orientalizzante e pre-romano la civiltà picena si caratterizza per la rilevanza dei nuclei abitati, per la complessità dei codici religiosi e sociali, per le molteplici relazioni commerciali e politiche con i più importanti popoli italici e del Mediterraneo.

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Marca/Marche 11/2018
Storie di comunità: relazioni, legami, appartenenze e fratture nelle storie di piccoli paesi
a cura di Marco Moroni e Marco Giovagnoli

- La piazza commerciale fanese nel XV secolo fuori dalla corte: nuove conoscenze dall’Archivio Notarile di Fano
- I mercanti di lane e di panni di Sarnano alla fiera di Foligno nel Cinquecento
- La fuga dal carcere in età moderna attraverso i documenti del tribunale vescovile di Jesi
- La cattedrale dell’Assunta di Fermo dalla seconda metà del Settecento al Novecento
- L’economia contadina a Rocca Monte Varmine tra Sette e Ottocento
- Il primo libro di cucina marchigiana tra i ricettari regionali
- Senigallia 1897: un terremoto, tre alluvioni e il caro-pane
- «Noi ritroveremo la via per ritornare sul Carso». La disfatta e la rivincita in Caporetto di Mario Puccini
- Luoghi e uomini delle Marche nel Diario del senatore Silvio Gai Presidente dell’Ente Nazionale Metano


Andrea Livi a cura di
La cuciniera economica 1818 - Il cuoco delle Marche 1864

Ristampa di due libretti di ricette di cucina

Giorgio Postrioti - Diego Voltolini a cura di
Il prestigio oltre la morte
Le necropoli picene di Contrada Cugnolo a Torre di Palme

Questo studio è dedicato alla necropoli recentemente rinvenuta a Torre di Palme che tanto interesse ha suscitato sia fra gli studiosi che nel pubblico.
Si tratta infatti di un nuovo e importante contributo alla conoscenza di un periodo storico, quello delle Marche in età preromana, sul quale negli ultimi decenni costante è rimasta l’attenzione del mondo scientifico con una conseguente intensa ripresa delle attività di studio e ricerca volte non solo a rendere conto delle nuove scoperte, ma anche a recuperare il ritardo nella edizione di contesti riportati in luce nel corso del tempo ma rimasti per lo più inediti o solo parzialmente noti.

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Isabella Tonnarelli
Il cuore antico di Tolentino
Le trasformazioni urbane e l’edilizia minore dall’Unità d’Italia ad oggi

Alcuni anni fa, sfogliando vecchi documenti provenienti dall’archivio professionale di mio padre, (foto antiche e mappe di Tolentino, rilievi di edifici del centro storico, dettagli costruttivi di cornicioni, comignoli, infissi, cancelli e recinzioni, balconi e ringhiere, ecc.) ho pensato che sarebbe stato interessante raccogliere e ordinare in modo organico quel materiale per non lasciarlo per sempre chiuso tra le carte di un archivio polveroso, destinato al macero in quest’epoca di documentazione digitale.

Keoma Ambrogio
Giardini d’agrumi sull’Adriatico.
Caratteristiche orografiche e architettoniche nell’antico Stato di Fermo

Gli studi sui processi di antropizzazione del territorio e sulle relative processualità storiche rappresentano, ancora oggi, un campo di studi poco praticato. Spesso il punto di osservazione attiene soltanto all’aspetto paesaggistico, dunque percettivo, ma la realtà del territorio è assai più complessa. Essa, che Saverio Muratori definiva come “il costrutto positivo ed univoco della collaborazione di uomo e natura, nostra condizione di esistenza” (Civiltà e Territorio, 1967), associa le strutture insediative ed urbane alla massima parte delle strutture di percorrenza extraurbane ed a tutte quelle di produzione primaria, e tra queste l’agricoltura. Disconoscere questa “realtà”, oltre ad essere la causa di tanta dissipazione territoriale, non aiuta la comprensione dei fenomeni storici e dei relativi lasciti testimoniali.

Antonio Salvi
Iscrizioni medievali di Fermo e del Fermano

Le iscrizioni medievali fermane, specie quelle di epoca tarda, sono state oggetto di attenzione nel corso degli anni da parte di studiosi locali. Taluni di essi solo occasionalmente, ma altri in maniera più sistematica ne hanno tramandato la memoria. Purtroppo queste testimonianze non sono prive di errori di trascrizione; in ogni caso le forme grafiche generalmente sono state del tutto trascurate.

Luigi Girolami
Pellegrini e pellegrinaggi dalle Marche meridionali.
Le fonti documentarie di Ascoli, Amandola, Appignano, Offida, Montalto, Castignano, Ripatransone, Monsampolo e altri luoghi
con la collaborazione tecnico-archivistica di Emidio Santoni e Laura Ciotti

Accade spesso agli Archivisti di Stato nel loro lavoro di assistenza e consulenza agli studiosi di venire a contatto con ricerche e tematiche stimolanti e coinvolgenti, che offrono un’occasione di scoperta documentaria e progettualità scientifica.
È proprio il caso dell’esperienza vissuta nella collaborazione alla ricerca di Luigi Girolami sui pellegrinaggi, avviata da circa dieci anni e intensificata nell’ultimo quinquennio, nella documentazione conservata dall’Archivio di Stato di Ascoli Piceno, allargata poi a fonti non statali, cresciuta di giorno in giorno, fino a portare alla luce una quantità enorme, insospettata e inedita di testimonianze significative e variegate, che hanno consentito di ricostruire un quadro di tale ampiezza, esaustività ed articolazione finora mai realizzato sulla tematica per il territorio ascolano, che può finalmente fruire di un contributo conoscitivo così ricco ed interessante, di cui era carente rispetto ad altri ambiti geografici italiani.

Vincenzo Lavenia e Diego Perdini a cura di
Giustizia ecclesiastica e società nelle Marche in età moderna
Atti del convegno, Jesi 9 giugno 2017

La giornata di studio “Giustizia Ecclesiastica e società nelle Marche in età moderna” proposta a Jesi nel giugno 2017 dall’Archivio di Stato di Ancona in collaborazione con la locale Diocesi, come i relativi atti che presentiamo, possono definirsi un nuovo passo del percorso di ricerca e comparazione che l’Istituto ha da tempo intrapreso in tema di criminalità, giustizia e correlati fondi archivistici, riservando particolare attenzione alle documentazioni conservate sia ad Ancona sia in altre realtà del territorio provinciale e regionale.

Floriano Grimaldi
Giuseppe Antonio Vogel. Prete e “antiquario” dall’Alsazia alla Marca

Vogel, prete refrattario emigrato nelle Marche, ha dato un impulso agli studi di antiquaria e al riordino dei fondi librari e archivistici di comuni e famiglie nobili della Marca.

Elena Pisuttu
La mia patria è il mondo
Storia di una donna libera: vita, pensiero e poetica di Joyce Lussu

Questo lavoro rende omaggio a Joyce Lussu, una figura qualificatasi per l’impegno politico, culturale e sociale, responsabilmente presente e attiva nella Storia attraverso le sue idee forti che compaiono in attività sparse e poliedriche e si avvicendano in molti contesti avvalendosi sempre di adeguati mezzi espressivi.
Il proposito di questa ricerca è quello di creare un testo monografico con un approccio critico alla vita e alle opere di questa figura, protagonista di momenti rilevanti della storia contemporanea, nelle cui attività trovano precisa espressione, scandite da momenti ed episodi significativi, vicende ed esperienze del ‘secolo breve’. Si è cercato di raccontare, ricostruendo la formazione intellettuale e politica, un percorso biografico di Joyce Lussu tra vita pubblica e vita privata.

Carlo Cipolletti
Fermo guida storico artistica
Seconda edizione

Il proposito di questa guida è quello di illustrare le peculiarità storiche e artistiche della città di Fermo, del centro storico, dei borghi e delle frazioni.

Carlo Cipolletti
Guida storico artistica della provincia di Fermo
Terza edizione

Il proposito di questa guida è quello di illustrare le peculiarità storiche e artistiche della provincia di Fermo, costituita da cittadine e da piccoli borghi. Tra i monti e il mare è tutto un susseguirsi di colline con in cima paesi che hanno come orizzonte altri paesi su altre colline: uno scenario con fondali sempre nuovi col mutare delle stagioni.

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«Marca/Marche» 10/2018
Famiglie nelle Marche. Economia, relazioni e potere (secoli XIII-XX)
a cura di Luca Andreoni

- Il Kastron Ghetteon e l’origine del distretto bizantino del Montefeltro
- La scultura in pietra a Fermo nel XV secolo: il Rinascimento adriatico dei maestri schiavoni
- «Bellum Truentinum»: preparativi, spionaggi e militarizzazioni nelle Marche meridionali dall’inizio del pontificato di Paolo IV fino alla guerra combattuta dalle potenze europee tra il Regno di Napoli e lo Stato pontificio (1555-1556)
- L’errata lettura della data «1141» anziché «1747» sulla “ventola” di Ripe (Trecastelli)
- Il testamento e la collezione d’arte del vescovo di Foligno Filippo Trenta (1785-1795)
- Il Fermano negli «anni del vulcano» 1815-1817

Carlo Birrozzi a cura di
Riscoperte. Un anno di archeologia nelle Marche

Il territorio è vasto, abitato fin da tempi lontanissimi, bagnato dall’Adriatico, che è stato sempre percorso come una grande arteria commerciale, e attraversato da due importanti vie consolari. Non desta stupore, quindi, che vi siano di continuo nuove scoperte che arricchiscono il patrimonio di luoghi, oggetti, conoscenza.

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Giovanni Martinelli
Cento storie nostre 2

Le storie di questa terra non sono certo cento, ma un numero infinito. Perché la storia del Fermano è una storia intensa, all’interno della quale si muovono mille storie, quelle dei suoi comuni, quelle della sua gente, quelle dei personaggi che contribuirono a illustrarla.

Carlo Verducci (a cura di)
Franco Matacotta
poeta dell'impegno civile e politico

Franco Matacotta attraversa gli anni centrali e cruciali del secolo ventesimo: la guerra, l’impegno politico tra speranze e delusioni, le lotte contadine, le veloci trasformazioni socio-economiche generate dal rapido sviluppo industriale.

Marco Moroni
Recanati in età medievale

Benché elevata al rango di città e di sede vescovile fin dal 1240, Recanati è ancora prigioniera del mito in cui l’ha rinchiusa una distorta interpretazione della poesia leopardiana.
Il libro di Marco Moroni tenta di smontare lo stereotipo del “borgo selvaggio” ripercorrendo la storia della città dalle origini, intorno al Mille, fino a tutto il Quattrocento.

«Marca/Marche» 9/2017
Fonti e rappresentazioni del Medioevo
a cura di Francesco Pirani

- I mercanti marchigiani alla fiera di Foligno
- Pietro Paolo Jacometti pittore: la tela di Santa Caterina nel monastero delle benedettine di Potenza Picena (già Montesanto)
- “Fare nobiltà”: le strategie matrimoniali dell'aristocrazia sammarinese
- Nuove notizie biografiche inedite su Cesare Macchiati, protomedico della regina Cristina di Svezia
- Leopardi nella poesia marchigiana contemporenea
- Il gioco del pallone col bracciale nelle Marche tra ’700 e ’800
- Malattie ed epidemie a Civitanova Marche nella seconda metà dell’Ottocento (1854-1879)


Regolamento del Premio Andrea Livi Editore per la storia delle Marche

Fabio Mariano
Il Complesso di San Francesco ad Alto a Capodimonte
Storia, architettura, restauri del primo insediamento francescano in Ancona

Il complesso di San Francesco ad Alto a Capodimonte, coi suoi quasi otto secoli di vita, si configura come una delle più antiche fondazioni ecclesiali di Ancona, oltre a costituire il primo insediamento francescano in Ancona che una tradizione consolidata assegna alla personale volontà del santo di Assisi.

Olimpia Gobbi
Emancipazione delle donne nelle Marche del Sud
Lavoratrici, monache e migranti fra Settecento e primo Novecento

Come è cambiata la condizione femminile nelle Marche? Attraverso percorsi complessi e originali. Perché l’emancipazione delle donne avviene in modo diverso da nazione a nazione, da regione a regione, da luogo a luogo.

«Marca/Marche» 8/2017
Farfa e il Piceno
Agiografia, assetti del territorio, sistemi di potere nel Medioevo
a cura di Tersilio Leggio e Carlo Verducci

- L'arte dei mercanti a Recanati fra XIII e XIX secolo
- La caccia al toro nelle Marche tra fine Settecento e primo Ottocento
- Una fiaba ritrovata di Bice Piacentini: Le spighe di Biancarosa
- C'era una volta la Democrazia cristiana

Francesca Coltrinari
La Madonna della Neve di Aniello Stellato.
Un capolavoro del barocco napoletano a Grottazzolina

Le città italiane hanno il pregio di custodire un patrimonio storico-artistico rilevante non solo per quantità e qualità, ma soprattutto per la stretta relazione delle opere d’arte con i luoghi in cui si trovano: esse sono inserite infatti in un contesto di relazioni, raccontano la storia dei luoghi che le custodiscono e ne esprimono valori profondi.

Pietro Molini - Paolo Peretti
Cantanti verdiani marchigiani dell'800

È il volume II della «Trilogia verdiana marchigiana».

Pietro Molini - Paolo Peretti
Verdi e le Marche
una ricerca piena di sorprese


È il volume I della «Trilogia Verdiana Marchigiana».

Andrea Livi
FERMO SPORTIVA
Atletica • Ginnastica • Calcio • Rugby
dagli anni '30 agli anni '50

Secondo volume sullo sport a Fermo.

La storia cittadina come non l'avete mai conosciuta, vista attraverso le imprese sportive della squadra di calcio cittadina, le gare di atletica e di ginnastica, e le partite di rugby. Con moltissimi articoli, risultati dei vari campionati, e un vasto e inedito apparato fotografico.

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Fabio Mariano - Andrea A. Giuliano
Il Castello d'Aquino a Rocchetta Sant'Antonio tra storia e restauro

Seppur piccolo il paese ha una sua antica storia documentata nell'ambito delle trasformazioni politiche di questi territori dal medioevo alla diluizione del Regno di Napoli. Dall'evoluzione stessa dei suoi toponimi – dalla antica Rocca di Sant'Antimo, attorno alla quale si era sviluppato il nucleo urbano originario, a Rocchetta Sant'Antonio – si può rileggere la storia del paese almeno a partire almeno dall'XI secolo.

a cura di Laura Strappa
Gli Alberi della Memoria. Il Parco della Rimembranza di Fermo

Questo libro è stato concepito a scuola. Nell’anno scolastico 2013-2014 gli studenti della classe II D avevano espresso il desiderio di “fare qualcosa di utile per la città”.

a cura di Francesco Pirani
Lodovico Zdekauer. Discipline storiche e innovazione fra Otto e Novecento

Il volume è il n. 37 della collana Studi e Testi della Deputazione di storia patria per le Marche.

Giovanni Martinelli
Cento storie nostre

Esistono molti modi per far conoscere e amare la propria storia, sollecitando quel senso di appartenenza che ognuno di noi dovrebbe nutrire.
Ho sempre creduto, convinto di non essere uno storico ma un modesto divulgatore, che fra questi “molti modi” quello del racconto capace di suscitare curiosità è uno dei più efficaci.

«Marca/Marche» 7/2016
Agricoltura e aziende agrarie.
Poderi, rendimenti, mercato, innovazione nelle Marche in età moderna e contemporanea
a cura di Luca Andreoni e Marco Moroni

- I pellegrinaggi medievali nei documenti ascolani
- Alle origini del monastero di Santa Chiara
- Il Museo storico del territorio e il Museo della civiltà contadina “Silvio Centioni” di Pievebovigliana
- Storia sismica, catastrofi e paesi. Dopo il terremoto del 2016


Aurelio Manzi - Germano Vitelli
coordinatore Vermiglio Ricci

Giardini d'aranci sull'Adritico.
L'agrumicoltura nelle Marche: aspetti colturali e artistici

Una decina di anni fa ci siamo ritrovati insieme al botanico, allo storico dell’arte, all’architetto e allo storico ad affrontare una stimolante avventura: individuare i segni ancora leggibili della tradizione agrumicola picena dal secolo XIV ai giorni nostri.
Il territorio esaminato si estende lungo la fascia costiera da Porto San Giorgio a San Benedetto del Tronto, comprensorio un tempo ricadente nell’antico Comitato di Fermo, e lungo le limitrofe località medio-collinari e collinari sino a 500 metri di altitudine sul livello del mare.

Filippo Andrenacci
Il Messale de Firmonibus e la pagina miniata della Cavalcata

I cittadini fermani conoscono la pagina miniata che si trova sul retro del foglio 296 del Messale de Firmonibus, perché in essa è raffigurata un’antica tradizione della città: lo storico corteo, chiamato Cavalcata, che si effettuava la sera della vigilia della festa in onore dell’Assunta.

«Marca/Marche» 6/2016
La musica nelle Marche
fonti, istituzioni, protagonisti

- Origine del toponimo di Senigallia
- Anno 1439: un contenzioso per i confini fra Ripe e Montalboddo
- Eruzione del vulcano Tambora e riflessi sul clima delle Marche nel 1816
- Perché non possiamo non dirci garibaldini
- Celebrazioni del centenario della morte di Filippo Corrodoni
- Politica e cultura in un cenacolo di provincia. Lettere di Gino Nibbi e di Acruto Vitali ad Ermenegildo Catalini


«Marca/Marche» 5/2015
L'Adriatico
le origini di una macro regione europea

- Antonio da Montolmo (1330ca. - 1396ca.)
- La «Pianta Dimostrativa Topografica» della Via Lauretana
- Il terremoto del 1741 nel Commissariato di Tomba
- Joyce Lussu e la Prima guerra mondiale
- L'internamento civile fascista in provincia di Macerata
- Cammini Lauretani e paesaggi contemporanei
- Franco Rodano, filosofo della laicità tra storia e cronaca


a cura di Gianfranco Paci
I fratelli De Minicis storici, archeologi e collezionisti del Fermano

Il volume è il n. 35 della collana Studi e Testi della Deputazione di storia patria per le Marche.

Marco Moroni
Castelfidardo da castello a città

Divenuta dopo la battaglia del 18 settembre 1860 uno dei luoghi simbolo dell’unità nazionale, Castelfidardo è stata elevata a città nel 1988 per i meriti acquisiti nello sviluppo economico dell’Italia postunitaria...

a cura di Mario Carassai
testi di Antonio Conti, Vieri Favini, Alessandro Savorelli
disegni di Massimo Ghirardi

Le Marche sugli scudi
Atlante storico degli stemmi comunali

Le Marche sugli scudi è frutto di una ricerca sull’araldica civica delle Marche realizzata negli anni 2009-2010.

«Marca/Marche» 4/2015
L’Appennino marchigiano
economia, tradizioni, prospettive di sviluppo

- I Templari fuori dal mito: la presenza nelle Marche (XII-XIV sec.)
- La “guerra” della Boara. Pastori, agricoltori, rivalità municipali, fiscalità pontificia e funzionari rapaci in valle del Tenna nel secolo XVI
- Il clima delle Marche e dell’Italia centrale nel Seicento. Il tempo raccontato e la nascita della meteorologia
- I viaggi di Giacomo Leopardi: storia di un’anima inquieta


Mario Carassai
La fascia tolentinate
una ricerca sul vessillo e l’arma comunale

Sono stati l’interesse per la storia e l’arte, per tutto ciò che queste due discipline hanno in comune, non esclusi i simboli, i segni caratterizzanti i vari periodi ed il saldo legame con la mia città a spingermi verso questa ricerca...

Andrea Livi
FERMO SPORTIVA
Giochi competitivi
dalle origini al 1930

La storia cittadina come non l'avete mai conosciuta, riletta attraverso imprese e personaggi sportivi indimenticabili, campioni di calcio, ciclismo, atletica, motociclismo, aviazione, pugilato e molto altro. Con tante curiosità e un ampio corredo fotografico.

Paolo Concetti
Il Peplo di Ctonia
Dei Greci, degli Dèi, della Bellezza, del Mito e del Logos

Un coinvolgente viaggio nella storia della filosofia antica, alle radici del pensiero occidentale, attraverso i personaggi, le finzioni erudite, i racconti, le poesie.

Giovanni Martinelli
Altri 100 illustri
Personaggi del Fermano

«Cento fra tanti. Senza alcuna pretesa di considerarli i maggiori o i soli. Magari soltanto i “primi cento” di un lungo elenco che, mi auguro, avrà altre tappe». Chiudevo così la presentazione del libro dei “primi” 100 Illustri del Fermano.
Così riapro questa edizione. Cento ancora, sempre fra tanti.

Claudio Giovalè
Giacomo Emiliani
Musica e Nobiltà

Indagare sul musicista Giacomo Emiliani (1805-1889) significa addentrarsi nella vicenda artistica e personale di un aristocratico fermano oggi totalmente dimenticato. Invece, questo è un orologio pensato orologi replica per adornare un polso più piccolo ed essere felicemente abbinato a un braccialetto da tennis sull'altro braccio.
«Marca/Marche» 3/2014
Gli ebrei e le Marche:
ricerche, prospettive, didattica
a cura di Luca Andreoni e Marco Moroni

- Possedimenti farfensi nel Fermano tra i secoli X e XII
- «In magnificis Girifalci arcis aedibus». Francesco Sforza e la città di Fermo (1434-1446)
- Marchigiani nel Risorgimento. Documenti e cimeli (1808 - 1945)


a cura di M. Antonietta Crisanti - Nadir Stringa
Sine quibus
L’uso delle erbe officinali negli antichi vasi da farmacia

La farmacia ò sia arte farmaceutica è senza contraddizione è una delle più antiche ed è certo che la Medicina e la Farmacìa abbiano avuto nello stesso tempo la loro origine; e quella parte della Farmacìa, che si appoggia alla Chimica, è certamente quel ramo che nei primi tempi fu esercitato scientificamente.

Fabrizio Fabi
Poesia e canto popolare nel dialetto del Fermano

La poesia dialettale del Fermano descrive il chiaroscuro, il quadretto fulminante, l'abbozzo sentimentale, ironico, saggio, appoggiato sul quotidiano e sull'invenzione che scolora il confine della cronaca confonfendolo con quello della favola, talora scampando appena dal modulo della barzelletta.
a cura di Daniela Simoni e Silvia Marani
Sigismondo Nardi. La modernità della tradizione

Il volume è interamente dedicato a Sigismondo Nardi, alla vigilia del 90° anniversario della sua scomparsa.
L'artista, nato a Porto San Giorgio nel 1866, ha operato in più regioni d'Italia, collaborando con maestri del calibro di Maccari a Loreto e Mariani ad Ascoli Piceno.

Tamara J. Griffiths
A spasso per i Sibillini
Storia e Ricette di una caratteristica cultura di montagna
Walking in the Sibillini
History and Recipes celebrating a Distinctive Mountain Culture
testo bilingue

Le montagne sono un mondo diverso, molti direbbero migliore, ed è sufficiente una breve passeggiata, immersi nella loro bellezza, per sentirsi ispirati da questi luoghi...

Francesco Pirani
Medievalismi nelle Marche
Percorsi storiografici dall'età moderna al Novecento

"Medievalismo" è il termine con cui si designa ogni forma di rappresentazione, di ricezione e di uso del medioevo dopo la fine di quel periodo storico. Il libro costituisce un avvincente viaggio alla scoperta di opere, personaggi e correnti che, dal Quattrocento al Novecento, hanno rivolto il loro interesse sia scientifico sia politico ai secoli di mezzo. fake watches
Sandro Marano
«Guarda dentro di te». Riflessioni sul significato e sul valore della psicoterapia freudiana

Comprendere a fondo se stessi è la base necessaria per un cambiamento personale. Non essendo cosa facile da realizzare in prima persona, si rende necessario un metodo di auto-indagine guidata. Un metodo di cui, secondo l’autore, troviamo le radici già nella filosofia antica, nell’esortazione di Socrate alla cura ed alla conoscenza di sé.
a cura di Ugo Gironacci
Gazzetta della Marca
primo settimanale d’informazione regionale
nelle Marche pontificie d’
ancien régime

La «Gazzetta della Marca» veniva stampata a Macerata da Antonio Cortesi e Bartolommeo Capitani che, oltre a essere tipografi, editavano libri e possedevano una fornita libreria.
Edita dall’aprile 1785 al giugno 1788, la Gazzetta era venduta in abbonamento da sottoscriversi per posta o presso gli incaricati dislocati in varie località delle Marche.

a cura di Germano Liberati e Mario Liberati
Il Teatro Alaleona di Montegiorgio

Testi di
Marisa Calisti
Simona Del Bianco
Virgilio Labardi
Fabio Torresi
Archeoclub d'Italia - Montegiorgio

Chiara Donati
Un eccidio nazifascista nelle Marche.
Montalto, 22 marzo 1944

Nel contesto della «guerra totale», secondo la definizione data dalla storiografia alla Seconda guerra mondiale, si è verificato uno dei più cruenti e tragici episodi di violenza che contrassegnarono la regione marchigiana nel corso dei duri mesi di lotta e d’occupazione. Il libro ricostruisce l’eccidio di Montalto, una tragedia che ha segnato la comunità di Tolentino, che il 22 marzo 1944 perse la sua «meglio gioventù».

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«Marca/Marche» 2/2014
Ecclesiastici francesi esuli negli anni della Rivoluzione

- Potere e distretti in area fermana tra VI e X secolo
- La ‘rotonda’ di San Giusto a S. Maroto di Pievebovigliana
- Giacomo Castignola per Saporoso Matteucci da Fermo
- Le trasformazioni del lavoro nel Novecento
- L’Opera omnia di Agostino d’Ippona: Agostino Trapè e gli agostiniani di Tolentino


«Marca/Marche» 1/2013
Santuari e pellegrinaggi

- La «Lega degli Amici della Marca»
- La «Pubblica Libraria» fermana
- Deputati marchigiani all’Assemblea Costituente
Giulio Rufo Clerici
Il caso Corsi e la criminalità politica nello Stato pontificio

1848: comportamenti intimidatori, atti vandalici e aggressioni cruente persorsero le Romagne, il Lazio, l'Umbria e le Marche.
Don Michele Corsi venne trovato davanti alla sua abitazione, trafitto da 7 coltellate, il 28 febbraio 1849.
La gente commentava gli avvenimenti e discuteva di politica all'aperto, a teatro, nei circoli e nei bar. Ma la notte risuonava di vetri frantumati, di grida ostili e di passi frettolosi.

Giacomo Maranesi
La chiesa di San Pietro a Fermo e il polittico disperso

Un recente restauro, svoltosi tra il giugno e il settembre 2010, ha fatto tornare a nuova vita il portale della chiesa di San Pietro in Penna (dal lat. pinna, roccia, rupe) a Fermo. Questo testo di Giacomo Maranesi, laureato in Teoria e Tecnica della Conservazione dei Beni Culturali presso l’Accademia delle Belle Arti di Macerata, ha il merito di riaccendere i riflettori sull’intero edificio (il cui ingresso è sito in via Lattanzio Firmiano), che costituisce un vero e proprio «scrigno d’arte» da riscoprire.

Giacomo Maranesi
La chiesa di San Pietro a Fermo e il polittico disperso

Un recente restauro, svoltosi tra il giugno e il settembre 2010, ha fatto tornare a nuova vita il portale della chiesa di San Pietro in Penna (dal lat. pinna, roccia, rupe) a Fermo. Questo testo di Giacomo Maranesi, laureato in Teoria e Tecnica della Conservazione dei Beni Culturali presso l’Accademia delle Belle Arti di Macerata, ha il merito di riaccendere i riflettori sull’intero edificio (il cui ingresso è sito in via Lattanzio Firmiano), che costituisce un vero e proprio «scrigno d’arte» da riscoprire.

a cura di Fabio Mariano
L’Agorà della Cultura.
25 anni di conferenze

Il volume a più voci, in un’edizione attentamente curata da Fabio Mariano, Professore Ordinario di Restauro Architettonico presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, celebra i 25 anni di conferenze organizzate e promosse dall’Associazione culturale “L’Agorà” di Castelfidardo, presieduta da Marisa Cattani Bietti.
Wolfgang Hagemann
Studi e documenti per la storia del Fermano nell'età degli Svevi (secoli XII-XIII)
a cura di Francesco Pirani

Michele Catalani
De Ecclesia Firmana
I vescovi e gli arcivescovi della Chiesa fermana
Commentario - secc. III-XVIII
traduzione, introduzione e note Emilio Tassi



Marco Travaglini
Spadò il danzatore nudo
La vita segreta dell’eclettico artista Alberto Spadolini

Da Gabriele d’Annunzio a Roberto Rossellini,dai Balletti Russi, a Jean Cocteau, da Joséphine Baker alla Resistenza antinazista.
Dalle pieghe smemorate del tempo riemerge la leggendaria figura dell’italiano che ha incantato Marlene Dietrich e ingelosito Pablo Picasso.
Paolina Leopardi
Lettere ad Anna e Marianna Brighenti 1829-1865

Introduzione, trascrizione
e annotazioni storiche
Floriano Grimaldi

Un carteggio durato trent’anni fra Paolina Leopardi e le sorelle Brighenti.
Francesco Pirani
Tiranni e città nello Stato della Chiesa
Informatio super statu provincie Marchie Anconitane (1341)

Giugno 1341; un legato papale percorre in lungo e in largo la Marca di Ancona per comporre una relazione sulle sue condizioni politiche…
a cura di Massimo Temperini

La Cavalcata dell’Assunta e la città di Fermo
storia - arte - ritualità - araldica

La pubblicazione ha un contenuto prevalentemente storico-artistico. Non parlerà del primato di antichità della rievocazione fermana, per altro attestato da documenti che si propongono in appendice, ma dell’unicità e originalità di un momento storico al quale con orgoglio e con fedeltà essa si richiama.
progetto editoriale Andrea Livi
testi di Carlo Cipolletti
traduzione di Marco Rotunno


FERMO
Guida storico artistica

Il proposito di questa guida è quello di illustrare le peculiarità storiche e artistiche della città di Fermo, del centro storico, dei borghi e delle frazioni.

Filippo Andrenacci

La Festa di Santa Maria a Fermo
dal medioevo ai giorni nostri

Non è facile descrivere la festa dell’Assunta perché l’evento si è svolto per molti secoli, dal medioevo fino ai nostri giorni...

Fabio Mariano
Giuseppe Sacconi: il Vittoriano 1911-2011

Il Vittoriano ha festeggiato nel 2011 il suo primo secolo di vita, si tratta del monumento più rappresentativo della nuova nazione, innalzato nella Capitale d’Italia per ricordare Vittorio Emanuele II e tutta la stagione risorgimentale che portò all’Italia Unita.
Giovanni Martinelli
100 illustri
Personaggi del Fermano

Cento. Cento fra tanti, scelti per aprire un piccolo varco nella memoria storica locale. Cento «medaglioni» nel ricordo di figure che, ognuna nel suo specifico, hanno contribuito a far crescere questo territorio.
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a cura di Carlo Pongetti
Dal Vicino al Lontano
Percorsi di Bruno Egidi nlla ricerca e nella didattica della Geografia

La figura di Bruno Egidi spicca per i molti meriti professionali che gli hanno procurato prestigiosi e giusti riconoscimenti, non solo nell’ambito regionale ma anche a livello nazionale. La cerchia dei colleghi e amici lo ricorda in modo particolare per la grande umanità che lo ha sempre distinto, per quel tratto buono e signorile che toccava chiunque avesse modo di incontrarlo pur brevemente.
Susanne Adina Meyer a cura di
«Scarsi mezzi e fermezza d’intenti».
Umberto Preziotti e l’Istituto d’Arte di Fermo

I compleanni tondi sono, a ragione o a torto, momenti in cui siamo abituati a fare il punto della situazione, a tracciare un bilancio della nostra vita...

Atlante storico del territorio fermano
con testi di Lucia Medei, Stefano Papetti, Luigi Rossi
tavole storiche di Tommaso Fattenotte

L’Atlante storico del territorio fermano si connota come una pubblicazione fondamentale per tracciare un profilo culturale e sociale di un territorio dinamico, dalla straordinaria operosità della propria forza lavoro, ricco di eccellenze imprenditoriali e di talenti che, con la nostra azione, cerchiamo quotidianamente di valorizzare.

Paolo Bartolomei - Bruno Ficcadenti
La provincia di Fermo
dalla soppressione alla ricostituzione (1860-2009)

È l’unica pubblicazione che, grazie a una scrupolosa ricerca delle fonti dell’epoca, descrive in maniera molto dettagliata tutti gli avvenimenti politici e di cronaca relativi alla cancellazione della provincia di Fermo, nel 1860 a opera del penultimo governo Cavour, fino al 1876, quando fu fatto l’ultimo concreto tentativo parlamentare per riportare a Fermo il capoluogo.

Fabrizio Fabi
…e brava Fermo

…e brava Fermo è la rassegna dei giudizi secchi, qualche volta compiaciuti, qualche volta critici, sui fatti più recenti della vita cittadina. Ognuna delle sentenze che qui figurano è stata espressa, a partire dal giugno 1990, per un anno, la domenica di ogni settimana, sul "Corriere Adriatico": in altre parole ci siamo istituzionalmente curati di raccogliere le vicende cittadine, dall’ultima crisi della Giunta Municipale fino al turno elettorale che avrebbe rinnovato l’Amministrazione Comunale di Fermo.
Fabrizio Fabi
Bella Fermo

Questo libro fa seguito a Cara Fermo che, già dal titolo, evidenziava un percorso assimilabile ad un epistolario: in effetti allineava interventi che avevo avuto occasione di produrre lungo un arco di cinquant'anni, mettendo per iscritto i quali venivano fuori delle lettere, indirizzate a Fermo, che parlavano sempre e solo di Fermo, pensate con affetto per Fermo.

Pedaso

a cura di Andrea Livi

Questo è il quarto volume della collana La storia, la gente e i giorni, una serie di libri che, attraverso materiale documentario e immagini fotografiche d’epoca, vuole ricostruire una parte significativa della vita di una comunità.
Giulio Ferroni
«Per fuggir la mattana».
Annibal Caro e la scrittura

Raccolgo in questo volume i miei saggi su Annibal Caro, redatti generalmente in anni lontani e in collegamento con il lavoro della mia tesi di laurea (discussa con Walter Binni e Riccardo Scrivano il 1° marzo 1967), che consisteva in un’ampia monografia su tutta l’opera dello scrittore di Civitanova.orologi replica
Marco Moroni
Istruzione tecnica e sviluppo agronomico.
Sapere agronomico, cultura scientifica e istruzione tecnica nelle Marche tra Ottocento e Novecento

Esiste una “soglia minima educativa” indispensabile per lo sviluppo economico? Ed è sufficiente possedere una istruzione qualsiasi, oppure occorre una cultura specifica, che si concentri sulle conoscenze scientifiche e sia attenta alle innovazioni tecniche?...
progetto editoriale Andrea Livi
testi di Carlo Cipolletti
traduzione di Marco Rotunno

Guida storico artistica della provincia di Fermo

Il proposito di questa guida è quello di illustrare le peculiarità  storiche e artistiche della provincia di Fermo, costituita da cittadine e da piccoli borghi. Tra i monti e il mare è tutto un susseguirsi di colline con in cima paesi che hanno come orizzonte altri paesi su altre colline: uno scenario con fondali sempre nuovi col mutare delle stagioni.

Dario Rossi
La Provincia di Ascoli Piceno
nelle cartoline d�epoca

Il volume evoca paesaggi, situazioni, personaggi fino a tracciare un vero e proprio affresco della nostra provincia nella prima met� del secolo scorso.
Pino Bartolomei
La Ferrovia Porto San Giorgio-Fermo-Amandola
Percorso nella memoria 1908-1956

Questo libro nasce da una vecchia idea: sviluppare un progetto che curasse la riscoperta e la salvaguardia della memoria di quel patrimonio comune che è stata la ferrovia Porto San Giorgio-Fermo-Amandola. Da qui la ricerca ed il monitoraggio di tutto il percorso; ogni metro di esso è stato fotografato dettagliatamente, qualora vi fossero ancora resti o segni evidenti del tracciato…
Giovanni Martinelli
La città e il suo Teatro
Dal Teatro dell’Orso al «Cicconi».
Storia e cronaca teatrale a Sant’Elpidio a Mare tra ’700 e ’900

Il Cine-Teatro «Cicconi», dove mio padre fu cineoperatore per quasi trent’anni, è stato al centro di buona parte della mia infanzia. Lo ricordo prima degli ultimi restauri, con le pareti insonorizzanti di paglia e gesso abbrunite dal tanto fumo che avevano respirato con quell’acre puzzo di chiuso e di fumo comune a tanti cinema di quel tempo.


Giuseppe Fracassetti un protagonista nella cultura dell’Ottocento
a cura di Carlo Verducci
con testi di Giarmando Dimarti, Guglielmina Rogante, Giocondo Rongoni, Luigi Rossi
in appendice Notizie istoriche della città di Fermo - 1841 di Giuseppe Fracassetti



AA.VV.
Annali della città di Fermo
edizione critica e annotazioni Gaetano De Minicis
introduzione e traduzione Paolo Petruzzi

Alla Cronaca di Antonio di Nicolò, fanno seguito altri testi non meno importanti per la storia di Fermo: la breve Cronaca di Luca Costantini, gli Annali di Giovan Paolo Montani (dal 1445 al 1557), integrati da un autore anonimo (dal 1514-1556) e gli Annali anch’essi anonimi (dal 1445-1557).

Maura Iacopini
Bagliori di pace in tempo di guerra.
Fermo 1944-1946

È un libro diverso da tanti altri scritti sulla guerra. Un libro nel quale a narrare la Storia sono tante storie, storie di testimoni di un’epoca drammatica, di un suolo italiano e di una terra fermana duramente provati…

Francesco Maranesi
Guida storica e artistica della città di Fermo

Questo primo libro, che dà avvio alla collana, ha fatto amare a molte generazioni di fermani l’arte e la storia locale. L’edizione riprodotta in questo volume è quella del 1944.
Laura Pupilli
Presenze ebraiche nel Piceno
Gli Ebrei nelle terrae del Presidato farfense

Le ricerche seguenti, di impostazione storico-filologica, sono il frutto di un lento lavoro di accumulo di materiali variamente caratterizzati in diversi campi di osservazione nell’ambito della tradizione locale antica. Fuse insieme sono testimonianze mobili, fonti catastali, archivistiche, documentazioni orali.
Bernardo Tanucci
Di acqua e di pietra
Mulini idraulici nella valle dell’Aso

Occorre ripensare in maniera positiva il nostro, non permettere che la nostra memoria, resti sepolta e dimenticata dallo scorrere incessante del tempo. Questo libro vuole essere un tentativo di riallacciare uno ad uno i fili di una parte della nostra storia materiale, quella dei mulini ad acqua che segnarono per un lungo tempo il nostro territorio.
Francesco Pasqualini
L’arte di fondere campane.
La Premiata Fonderia Campane Pasqualini di Fermo

Nella prima metà del Settecento il giovane chierico Francesco Pasqualini (1734-1803), trovandosi a Fermo per studiare presso il Seminario arcivescovile, ebbe occasione di conoscere un fonditore intento alla modellazione di campane per la cattedrale della città.
Paolo Petruzzi
Leopardi e il Libro sacro
Memoria biblica e nichilismo

Il volume presenta una rilettura degli scritti leopardiani, soprattutto quelli filosofici, con l’intento di ricostruire il complesso rapporto tra il poeta recanatese e la Bibbia. Il giovane figlio del conte Monaldo inizia lo studio dell’Antico e del Nuovo Testamento negli anni della fanciullezza, nella prospettiva della tradizione apologetica moderna.fake watches
John & Jennifer Kelly
I fiori spontanei lungo i sentieri dei Sibillini
Wildflower walks in the Sibillini

Testo inglese a fronte

Molti dei fiori rappresentati in questo libro sono comuni in tutte le Marche, dove esiste un habitat adatto. Questi, che crescono nelle zone più elevate, si possono trovare soltanto in montagna; quelli che richiedono radici umide si trovano lungo le rive dei fiumi e dei laghi. Abbiamo organizzato le fotografie secondo l’habitat di ogni pianta.
Walter Tulli
Un itinerario nella democrazia

a cura di Paolo Petruzzi

La fine della prima Repubblica ha chiuso un periodo tormentato e complesso della vita del nostro paese. I primi risultati della ricerca storica lo hanno confermato, ma passeranno anni prima che le precomprensioni ideologiche, messe una buona volta da parte, lasceranno lo spazio ad una riflessione più serena e ad una ricostruzione storica sine ira et studio.
a cura di Fabiola Zurlini
Medici e medicina nella Marche
Lo Studio Firmano e la storia della Medicina 1955-2005

Matilde Tortora
Auguri lunghi un secolo
I calendarietti dei barbieri

I calendarietti, meglio conosciuti come “i calendarietti dei barbieri”, ricchi di immagini e per lo più profumati, furono assai diffusi fin dagli ultimi decenni dell’800. Erano “omaggi” dalla grafica accattivante e dai bei colori a stampa che, ad ogni inizio d’anno, venivano offerti ai clienti, risultando graditi e soddisfacendo, lungo tutti questi anni, le fantasie e i sogni di milioni di persone.
Domenico Travaglini
Fascino Verde
Come individuare, avvicinare, osservare gli animali selvatici

Oltre 400 foto a colori “rubate” alla natura e un testo tratto dagli appunti di un naturalista marchigiano che per molti anni si è dedicato quasi esclusivamente all’osservazione della fauna nella nostra regione.
Joyce Lussu
Inventario delle cose certe
a cura di Gianfranco Leli
Terza edizione con due nuove poesie

Sul certo non possiamo non capirci; non ci sono casi speciali; la maniera migliore di vivere è quella di non prendersi troppo sul serio. fake watches
Eriberto Guidi
Gubbio - l’immortalità  della pietra

Nulla è scontato in questo libro, nessuna foto ne ricorda un’altra già  vista, ogni scatto scova e mette in risalto particolari nascosti. Non si esagera a dire che anche una singola pietra, lì a Gubbio, merita l’obiettivo attento del fotografo.
Leone Tartaglini
OPERA NUOVA
nella quale se contiene la natura di sonno cioe come lhuomo debbe dormire per mantenersi sano con alchuni bellissimi & utilissimi secreti medicinali

a cura di Marcello Brusegan. Il libro ritrovato. Ristampa anastatica, ediz.1551.

È la ristampa, a 450 anni di distanza e sulla base dell’unico esemplare superstite, di una tipica stampa popolare del XVI secolo.
Teresa Curtarello Renzi
Fiori di carta
un felice inganno

Gli splendidi fiori di carta di Teresa Curtarello, coi loro petali delicati e perfetti, i loro stami pistilli corolle foglie steli che sembrano prodotti dalla natura…
Giulio Rufo Clerici
Processare l’immoralità.
Reati contro la religione e il buon costume nello Stato Pontificio.
Fermo 1830-1860

Il periodo dal 1830 al 1860 è denso di avvenimenti. Sono gli anni del Risorgimento, di cui abbiamo, ormai, un’immagine consolidata. Il Risorgimento, tuttavia, ha anche altri protagonisti, uomini e luoghi importanti forse solo per un episodio, o per un gesto.

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Lucio Tomei et alia
Giochi tornei e sport
dal Medioevo all’età contemporanea

L’idea di organizzare un convegno che si occupasse della storia degli archivi e dello sport scaturì da una riunione del Consiglio Direttivo Regionale dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana Sezione Marche; infatti si desiderava trovare un tema nuovo da analizzare e proporre: la realtà cambia e così è giusto rivolgere l’attenzione e l’interesse verso quegli archivi di più recente formazione.

Delio Pacini
Mogliano e i «Da Mogliano nella storia».
Dalle origini al secolo XVI

La storia di Fermo, infatti, costituisce lo sfondo in cui si collocano le vicende di Mogliano, il più ragguardevole degli oltre cinquanta castelli soggetti alla giurisdizione fermana, ed in cui si distinguono alcuni dei signori da Mogliano, come Fildesmido, l’esponente più in vista della classe signorile marchigiana nella prima metà del secolo XIII, e Gentile il Grande, signore di Fermo per un decennio negli anni mediani del secolo XIV.

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Delio Pacini
Per la storia medievale di Fermo e del suo territorio.
Diocesi Ducato Contea Marca
(secoli VI-XIII)

I lavori qui riuniti, infatti, come appare dal titolo del volume, cercano in particolare di far luce su insediamenti, istituzioni e vicende riguardanti il territorio soggetto alla città di Fermo, centro d’importanza amministrativa e culturale nel medioevo nonché sede di antica diocesi, di ducato longobardo, di contea e di marca.

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Lando Siliquini
Il dialetto fermano-maceratese.
Nuove evidenze e antiche tracce, la ricerca e l’orgoglio delle radici

traduzione inglese delle voci a cura di
Pamela Ventura

La lettura integrata della mitologia e dei fenomeni linguistici dialettali ha supportato la tesi che il vernacolo fermano maceratese fosse un autoctono.
Antonio Gianandrea - Giulio Grimaldi - Luigi Mannocchi
Antologia tradizioni marchigiane
Feste, fiabe, proverbi e racconti marinareschi

Abbiamo riunito in questo libro i testi di Antonio Gianandrea e Luigi Mannocchi, già da noi editi nel libro Tradizioni marchigiane (2006), e i racconti marinareschi di Giulio Grimaldi.
Fabrizio Fabi
Le feste di Pentecoste a Monterubbiano.
Sciò la pica

È difficile riferirsi a Sciò la Pica come ad una manifestazione individuata con un titolo, una volta per sempre. Sciò la Pica è un logo, nemmeno esso definito in eterno: chi lo scrive con l’accento sulla -o di Sciò, chi con un apostrofo come se Sciò fosse un termine dialettale inconcluso, supponendosi un’elisione. Altri scrivono pica con l’iniziale maiuscola, altri ancora con la minuscola.
Luigi Mannocchi
Tutti vo’ di’ la so’

a cura di Andrea Livi

Raccolta di duecento novelline in dialetto fermano.
Estella Canziani
Attraverso gli Appennini e le Terre degli Abruzzi

Spaccato di vita contadina del primo Novecento, riproposto in italiano a ottant’anni dalla pubblicazione in Inghilterra. Per cominciare, ci orologi replica italia saranno orologi Rolex CPO replica perfetti nelle boutique Bucherer in Svizzera, Austria, Germania, Francia, Danimarca e Regno Unito.
Francesco Mariucci
L’architettura della chiesa di Santa Maria del Buon Gesù di Carassai

La popolazione di Carassai, sensibilmente aumentata a seguito delle drammatiche vicende che portarono alla distruzione dell’insediamento demico del castello di Camporo e a causa del fenomeno dell’incastellamento del nucleo abitativo dell’antica pieve di S. Eusebio, percepì in modo sempre più stringente l’esigenza di creare un nuovo luogo di culto più idoneo e dignitoso.

Maura Iacopini
Pio Panfili pittore e incisore
coordinatore Luigi Dania
introduzione Sandra Di Provvido

Finalmente adeguato risalto viene tributato alla personalità di Pio Panfili dall’attenta analisi che della sua vita, delle sue opere e della sua evoluzione stilistica.

Fermo e il Fermano

a cura di Andrea Livi

La particolarità di questa nuova serie di libri è quella di far precedere alla parte fotografica la storia della città, scritta tenendo presente i più recenti saggi storiografici e indagando fonti e documenti d'archivio.


Monterubbiano

a cura di Andrea Livi

Un lavoro significativo, sia per i monterubbianesi di oggi che per quelli di domani. Una raccolta di fotografie del passato, ricordi più cari e preziosi, che sottolineano i valori del lavoro, della famiglia.

Porto San Giorgio

a cura di Andrea Livi

Prende avvio con questo volume una collana di libri che vuole far conoscere la storia cittadina e la vita quotidiana della gente, attraverso i documenti, le immagini e i racconti.

Senigallia (vol. 2º)

a cura di Giorgio Pegoli

La presente antologia fotografica curata con amore e competenza da Giorgio Pegoli, costituisce un suggestivo flash-back, autentica “tranche de vie” che accende i riflettori su Senigallia - I luoghi della gente per l’arco temporale di oltre mezzo secolo.

Monte Urano

a cura di Paolo Malaigia

C’era una volta, non molti anni fa, una casa che noi bambini chiamavamo “La cavalla”. Era una vecchia casa di contadini che, situata nei pressi di Via Borgo Nuovo, ai margini del centro abitato, venne da questo lentamente circondata man mano che le moderne costruzioni strappavano nuovi spazi alla campagna.

Falerone
in appendice Usi e credenze dei Faleriensi di Pompilio Bonvicini

a cura di Claudio Giovalè

Le tradizioni popolari tematizzano quella sfera di sensazioni e di vissuti che precede e soggiace ogni scientificità.

Il Fermano

a cura di Andrea Livi

Le immagini, al pari e a volte più della pagina scritta, servono a conoscere e a meglio comprendere la vita della nostra gente, per interpretare il territorio con il loro alto valore documentario.

PORTO SAN GIORGIO
dalla fine dell’800 agli anni ’60 (vol. 2°)

a cura di Andrea Livi

Secondo giro per le vie del Porto. Avranno ancora modo di sorprendersi i curiosi ospiti, indigeni e forestieri, nel minuto riconoscimento delle tante persone che insieme questo spazio vitale l’hanno costruito e abitato.

PORTO SAN GIORGIO
dalla fine dell’800 agli anni ’50 (vol. 1°)

a cura di Andrea Livi

Raccontare la storia di una città attraverso le immagini implica delle scelte e dei felici incontri, col rischio, ineliminabile, di veder escluse tante altre foto andate perse o comunque indisponibili.

GROTTAZZOLINA
dalla fine dell’800 agli anni ’70 (vol. 2°)

a cura di Domenico Pupilli

Questo secondo volume fotografico su Grottazzolina si organizza per argomenti: le dieci sezioni, in cui abbiamo cercato ora di ordinare una vita sociale piuttosto complessa e diversa.

GROTTAZZOLINA
dalla fine dell’800 agli anni ’60 (vol 1°)

a cura di Domenico Pupilli

Un libro fotografico non è un’arida raccolta ma un modo per leggere la storia. Dal racconto emerge un paese operoso e amante delle tradizioni.

FERMO
dalla fine dell’800 agli anni ’60 (vol. 3°)
a cura di Andrea Livi

Con la pubblicazione del primo volume, tante altre foto sono arrivate da famiglie, che con entusiasmo le hanno messe a disposizione, cogliendo l’opportunità di vederle tutte insieme illuminare la memoria di ognuno.


FERMO
dalla fine dell’800 agli anni ’60 (vol. 2°)<
a cura di Andrea Livi

Nella Storia d’Italia Einaudi, con Osimo e Camerino, Fermo rappresenta le città “fabbricate” sulle dorsali che dividono le valli sottostanti, con le strade che se ne partono in molte direzioni.
In una di queste strade, la Pompeiana, è stato ripreso insieme ai suoi amici il giovane Angelo Del Papa, destinato a ritrarre a sua volta momenti e persone della vita fermana.


FERMO
dalla fine dell’800 agli anni ’60 (vol. 1°)
a cura di Andrea Livi

Le immagini di questo libro, concepito come un “album della città”, sono essenzialmente opera di appassionati fotografi, impropriamente definiti amatori, dilettanti. Provengono tutte dagli archivi privati di famiglie.

Antonio di Nicolò
Cronaca della città di Fermo
edizione critica e annotazioni Gaetano De Minicis
introduzione e traduzione Paolo Petruzzi

Il fermano Antonio di Nicolò, vissuto tra ’300 e ’400, notarius publicus, come egli stesso si definisce all’inizio della sua Cronaca, appartiene a quella variegata famiglia di pubblici funzionari che hanno conservato la memoria di notizie ed avvenimenti che diversamente nessuno avrebbe salvato dagli abissi della dimenticanza.

Tito Tomassini
La città di Fermo nella toponomastica
edizione aggiornata al 2008.
In appendice Città di Fermo - Teatro dell’Aquila

L’intento della nuova pubblicazione, è stato quello in primo luogo di introdurre le modifiche derivate dai cambi di intitolazioni di vie e larghi cittadini; quindi, di rivisitare la parte storica, introdotta a corredo della toponomastica, rivedendo ed ampliando sia i profili biografici degli illustri personaggi.

Yves Marie Bercé
La Sommossa di Fermo del 1648
con le cronache di Maiolino Bisaccioni, Francesco Maria e Domenico Raccamadori e una memoria inedita di Giuseppe Fracassetti
a cura di Luigi Rossi

Le ragioni di questa pubblicazione sono molteplici. Anzitutto essa vuol essere un omaggio, seppur tardivo, agli studiosi che si sono occupati di un’importante pagina della storia fermana, quale quella della sommossa del 1648.

Settimio Virgili
Il castello di Monte Varmine

Rocca Monte Varmine è un castello medievale che si erge imponente sul pianoro di una collina, i cui pendii declinano a nord verso la vallata del fiume Aso e a sud fino al torrente Menocchia in territorio di Carassai.

Emilio Tassi
Gli Arcivescovi di Fermo nei secoli XIX e XX

Il presente lavoro propone una serie di biografie degli Arcivescovi che hanno retto la Chiesa fermana dalla fine del secolo XVIII fino a tutto il secolo XX e la cronotassi dei Vescovi ed Arcivescovi di Fermo dalle origini ad oggi.

Rosa Marisa Borraccini Verducci
Astolfo Grandi e Giovanni Giubari
prototipografi fermani
e Stanze sopra la morte di Rodomonte

Ricostruzione dell’attività svolta dai prototipografi Astolfo Grandi e Giovanni Giubari e la ristampa anastatica del primo libro stampato a Fermo, nel 1562.

Francesco Trebbi - Gabriele Filoni Guerrieri
La Chiesa Metropolitana di Fermo

Pubblicato nel 1890 per la ricorrenza del III centenario della costituzione della Chiesa fermana a Metropolitana, lo riproponiamo oggi in occasione della riapertura della Basilica Metropolitana dopo i restauri.

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