Scheda articolo

Sfoglia il nostro catalogo e trova le pagine che fanno a caso tuo!
Codice: 9788879693820

In questo quadro, perché tornare a studiare l’agricoltura e per di più analizzando alcuni grandi patrimoni fondiari della regione marchigiana? Una parte di risposta è stata abbozzata nel primo paragrafo di questa introduzione. Ma altre considerazioni possono essere aggiunte. Per completare il quadro e per collocare le ricerche che vengono qui proposte in un contesto appropriato, infatti, altri elementi meritano di essere menzionati. Un primo dato attiene alla constatazione che la storia rurale – lo si è detto – non gode di ottima salute in Italia, mentre in molti Paesi europei vi sono iniziative scientifiche di ampio respiro su questi temi. Se la storia dell’agricoltura in Italia non è stata abbandonata, vi si è andati molto vicino. Tuttavia, segnali incoraggianti sono presenti in più direzioni. Come buon termometro della situazione, non certo l’unico o il più importante, si può citare lo sguardo che una rivista come «Proposte e ricerche», da sempre attenta allo studio delle realtà territoriali dell’Italia centrale, ha rivolto alle questioni appena evocate. La rarefazione delle ricerche comparse su temi rurali negli ultimi anni, anche in una regione come le Marche, dove appena cinquanta anni fa «si respirava ruralità a pieni polmoni», è indicativa della temperie culturale e dell’evoluzione storiografica degli ultimi due decenni. Il bilancio condotto in occasione del trentennale della legge sulla mezzadria, con un fascicolo consacrato appunto al tema Trent’anni dopo la fine della mezzadria, può essere letto al contempo come una constatazione dello status quo, e come uno gradino su cui salire per poter riaprire un dibattito che appare sempre più importante. La necessità di rilanciare questo ambito di studio, all’interno di prospettive rinnovate e alla luce di domande e di esigenze diverse rispetto alle tradizionali direzioni di ricerca della storia dell’agricoltura italiana ci è parso un buon motivo per chiamare a raccolta degli approfondimenti su alcune aziende agricole dello spazio marchigiano, che ci sembravano esemplificare bene la molteplicità degli interessi che insistono su questo tema.

Vi è di più. Se da quanto è stato fin qui sostenuto è possibile comprendere – seguendo le parole di Pasquale Villani – che la storia aziendale permette di «penetrare all’interno delle aziende», e di cogliere le trasformazioni degli ordinamenti colturali e l’andamento della produzione, pari interesse riguarda anche i criteri di gestione e le strategie padronali. L’attenzione alla struttura organizzativa e alle forme contrattuali, su cui si sofferma anche il saggio di Luca Andreoni che chiude la parte monografica di questo fascicolo di «Marca/Marche», è non casualmente considerata da molti economisti come uno dei fattori principali da prendere in considerazione nel momento in cui si analizzano in termini comparativi le vie dello sviluppo industriale dei territori italiani. L’accento, nello specifico, è posto sul patrimonio di conoscenze e di organizzazione del podere che il mondo mezzadrile avrebbe accumulato e sedimentato, e che avrebbe costituito uno dei fattori chiave più significativi nell’accelerazione industriale della regione marchigiana durante la “grande trasformazione” del secondo dopoguerra. Rimanendo in tema di apparati organizzativi e rapporti di lavoro, nella storia dell’agricoltura marchigiana risulta meno indagato, invece, il settore della cooperazione, qui inquadrato approfonditamente da Luigi Rossi. 

Anche alla luce di quanto si è appena affermato, vi è un altro punto cui è doveroso accennare, seppure rapidamente. La scelta dei contributi che qui vengono pubblicati consente di comprendere meglio le trasformazioni in atto in una regione che non è affatto immobile come una tradizione consolidata vorrebbe. L’attenzione prestata non solo all’organizzazione aziendale e alle forme di gestione dei patrimoni, ma anche ai rapporti con il mercato e alle esperienze di innovazione fa emergere due delle strade fondamentali percorse anche nelle Marche lungo la via incerta e ciottolosa della modernizzazione dell’agricoltura.

 

Caratteristiche del volume:

Ft. 170x240 mm, 2016, 304 pp.


Richiedi informazioni

Letta e compresa l'informativa privacy presente in questo LINK, ai sensi dell’art. 6 del Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati n. 679/2016, dichiaro di essere maggiore di 16 anni e presto il consenso all’utilizzo dei miei dati.

Presto il mio consenso all'utilizzo dei miei dati personali forniti in questo modulo a questo sito internet per finalità promozionali, comunicazioni aventi contenuto promozionale, informativo, inviti, sconti dedicati, annunci sulle ultime novità di prodotti e servizi.