Codice: 9788879693219
Il lavoro del giovane studioso si struttura in tre parti. Nella prima si propone una particolareggiata ricostruzione storica che analizza la chiesa di San Pietro in Penna in rapporto allo sviluppo urbanistico della città di Fermo tra le contrade Castello e Campolege, mostrando come non furono i monaci farfensi a fondare la chiesa, ma i cistercensi detti “berrettanti” provenienti dall’abbazia reatina di San Salvatore Maggiore.
La seconda parte, completa di piante, sezioni e assonometrie ricostruttive eseguite personalmente dall’Autore, ripercorre la storia dell’edificio in esame, dal secolo XII ai giorni nostri, attraverso l’evoluzione architettonica e le fasi edilizie, dedicando particolare attenzione anche alle sepolture aperte nel pavimento dell’edificio, al portale, che, per le tante modificazioni subite nel corso dei secoli, viene definito dall’Autore un «palinsesto in pietra» (p. 114), e alla casa del parroco attigua alla chiesa, insieme alla quale essa costituisce un piccolo complesso edilizio.
Infine, la terza e ultima parte dello studio si concentra sulle opere d’arte contenute o provenienti dalla chiesa di San Pietro in Penna, delle quali viene anche presentato un utile catalogo completo che riporta la tipologia dell’opera, la tecnica esecutiva, il nome dell’autore (se noto), la datazione, le misure, il nome del committente (se noto), la provenienza. Un’ampia sezione di questa terza parte è dedicata al massimo capolavoro proveniente dalla chiesa di San Pietro in Penna: il polittico con le Storie dei Santi Pietro e Paolo, o «storie apostoliche», come le definì lo studioso Roberto Longhi, uno dei capolavori del Gotico internazionale a Fermo. Tale polittico, composto da quattordici tavole probabilmente eseguite a tempera e doratura a guazzo, è stato ormai unanimamente attribuito a Jacobello del Fiore, autore del più noto polittico con le Storie di Santa Lucia, oggi custodito presso la Pinacoteca della Città di Fermo.